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TREKKING


Vulcano, escursione al cratere

L'ascensione su vulcano è relativamente una passeggiata, anche se in salita e non è necessario affidarsi ad una guida per arrivare al cratere. Si può salire liberamente, partendo dalla zona del porto, dove ha inizio un sentiero ben segnato. Giunti alla vetta si godrà di un panorama magnifico e della vista totale, se l'emissione di gas lo permette, del tappo che blocca il cratere centrale.
La strada è facile anche se scoscesa in alcuni tratti, la discesa è semplice e con le dovute cautele, estremamente divertente se fatta sulle
coste sabbiose
che permettono i salti.
Il cratere è alto circa 400 metri ed a passo normale si arriva in cima in meno di un'ora. Nessun pericolo, dunque, ma bisogna ricordare di proteggersi da caldo e sole, soprattutto nei mesi di piena estate.

Stromboli, escursione al cratere
Certamente uno dei richiami più affascinanti dell'isola di Stromboli è il vulcano ed ovviamente, l'escursione che porta fino alla sommità del cratere dove si può, con le dovute accortezze e le guide, trascorrere anche la notte. Il cielo stellato di Stomboli, visto da lassù nelle notti di luglio, è un'emozione unica; il quasi inesistente inquinamento luminoso ne fa infatti uno dei pochi luoghi in Europa, dove è possibile osservare il maggior numero di corpi celesti. Dalla cima del vulcano si può osservare inoltre l'attività continua dello Stromboli, le esplosioni, dette Strombolane, fanno un po' tremare l'isola e lanciano per aria la lava incandescente.
La sciara del fuoco
è la strada di lava, che disegnando una lunga striscia di fuoco, corre dalle bocche del vulcano fino a tuffarsi nel mare.

Lo Stromboli arriva fino ad una altezza di 1000 metri, per arrivare alle bocche si segue un cammino di tre ore circa partendo dalla zona di Piscità, ma è possibile discendere per più strade che portano al centro del paese, sulla spiaggia o dal lato di Ginostra, sul versante Sud dell'isola. E' obbligatorio salire con la guida, sia perché è necessario avere cognizione delle condizioni metereologiche, sia perché alcuni punti del percorso sono un po' più aspri.

E' consigliabile prenotare una guida almeno qualche giorno prima, altrimenti toccherà sperare nella fortuna di qualche posto libero, nei gruppi già formati.

Lipari, il giro dell'isola
Una delle prime cose da fare, appena giunti a Lipari , è il giro dell'isola. Partendo dal paese di Lipari, si segue il lungomare per Marina Lunga, si passa il porto Pignataro e si procede verso Canneto, situata in una insenatura delimitata a sud est dal Monte Pilato. Da Canneto, percorrendo la strada che conduce alla chiesetta di Pirrera, si arriva a Forgia Vecchia, le Rocche Rosse e Campo Bianco, cave di ossidiana e di pomice. Proseguendo a Porticello, sovrastata da giacimenti di pomice bianca e superato il promontorio di Punta Castagna, si incontra la frazione di Acquacalda, con la grande spiaggia ed una splendida vista su Salina. Da qui inizia la salita verso la montagna fino al paese di Quattropani, e continuando ad andare si arriva a Pianoconte. A pochi minuti di strada si trovano le Terme di S. Calogero, edificate nel 1867 con la "stufa", grotta sudatoria romana, che risale a circa 3.500 anni fa, ed il "Tholos" di civiltà Micenea. Proseguendo nel giro dell'isola si arriva al belvedere di Quattrocchi. Da qui si ammirano le pittoresche insenature ed i dirupi scoscesi che si buttano nel mare, l'incantevole panorama dei Faraglioni e lo sfondo dell'isola di Vulcano. Si continua poi di nuovo verso Lipari, seguendo la strada principale, ma vale la pena un'ultima deviazione, alla scoperta dell'Osservatorio Geofisico Internazionale, posto in cima a Monte Guardia.
In paese avrete poi tutto il tempo di ammirare la Civita, con il parco del Castello, la Cattedrale, le ricostruzioni archeologiche dei siti ed il Museo Archeologico, uno dei più importanti d'Europa, che assolutamente merita una visita apposita.

Alicudi
L'ascensione al Monte Filo dell'Arpa e la salita dalla Chiesa di S. Bartolo fino alla cima, da dove si ammira uno stupendo panorama, sono le escursioni che la piccola isola offre; la parte occidentale di Ailicudi è composta, infatti, solo da pendii disabitati. Vale la pena, poi, scoprire un pezzo di storia seguendo il percorso che conduce in contrada Piano Fucile ed al fortino naturale del Timpone delle Femmine, dove le donne si rifugiavano, durante le incursioni saracene.

Salina
Trekking alla Fossa delle Felci, la cima più alta di tutto l'arcipelago nonchè riserva naturale. Partendo da Valdichiesa o da S. Marina Salina è possibile effettuare l'escursione al monte, dal quale si può ammirare un meraviglioso panorama con la vista dell'intero arcipelago, delle coste siciliane e, in lontananza, dell'Etna.

 

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